Guerra

ho un paio di giacche buone e una casa che in fondo non è male. costruzione operaia degli anni forse sessanta, l'affitto costa poco e tra non molti anni questo quartiere esploderà. il prezzo di quest'esplosione, i cui vantaggi mi toccheranno tuttavia poco, è il fatto di svegliarsi ogni mattina alle 7, quando le squadre operaie dei mille cantieri che bucherellano o attraversano il bulevardo innescano i martelli pneumatici e continuano a scavare per la linea del tramvai. la cosa buffa è che mi sveglio alle 7 comunque, per andare a lavorare. ah, ma ha da cambiare la solfa, eccome se ha da cambiare.
anzi, la cosa buffa è un'altra, è che ai ragazzi del quartiere piace sparare le bottarelle, i petardi, i miccettoni, i raudi e i tricchetracche, perché sono gente che si diverte così, facendo rumore. come l'altro giorno, che correvo per correre lungo il bulevardo dirigendomi verso il bosco e mi imbattevo in una compagine di giovani che si divertiva a staccare i sacchi della mondezza dagli appositi sostegni spargendo la sporcizia in giro. non che abbia niente in contrario con simili manifestazioni, anzi.
e in certi momenti, quando sparano le bottarelle, gli schioppi secchi si alternano ai martelli pneumatici generando un singolare effetto guerra.

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