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Visualizzazione dei post da maggio, 2011

Le cose che non sopporto #1 + un film che non ha niente a che vedere

I legal thriller. Soprattutto quelli in cui si sente dire troppo spesso "obiezione vostro onore". I tacchi a spillo. Dover parlare del più e del meno coi colleghi a pranzo. In francese. I taccagni. Avere sonno in metropolitana. I piccoli cani. Le suore. Il fatto che non si possa più andare a prendere un caffè con qualcuno senza passare per Facebook. I preservativi troppo spessi. Lady Gaga. Le smanie alle gambe. Il caffè fatto male. Le briciole nel letto. Chi non si lava. Tom Hanks e Jodie Foster. Vedetevelo. http://vimeo.com/24143654

Nessuno ti obbliga

qui c'è tutto tranne l'attualità, la politica, la scienza e la religione. c'è tutto tranne l'amore, la figa e il desiderio. tutto tranne il cibo e la speranza, gli animali e il sole. c'è tutto, giuro. tranne il lavoro e l'emozione, il vino e il piacere, i cazzi per il culo e la stanchezza. c'è tutto tranne te , è meglio che lo sai. tutto tranne le terminazioni. le connessioni, insomma. qualcosa che comunichi con l'esterno . l'esterno di che? non lo so ma rimaniamo concentrati. dei bulbi, come dire. delle dita, ecco. sembra semplice. provaci tu, ad avere delle dita. difficile, non trovi? è come se ci fossero le braccia e le mani, ma non ci fossero le dita, no? c'è un movimento , un evolversi di cose, uno sviluppo. ma mancano le punte, per toccare , per ferire. per scavare un buco, una falla. per realizzare l'evasione. di che parlo? vai a sapere. vai a scoprire. vai a toccare. parlo di ricette di cucina, di ricette mediche. di

Violino

fa troppo freddo in questa stanza. se mi decidessi a chiudere quella cazzo di finestra. la finestra è a pochissimi metri da me, due o forse tre. dovrei decidermi anche a cambiarmi d'abito. a togliermi questi panni da strada. ho cucinato con addosso questi panni. credo di essermi macchiato d'olio la maglietta nuova. credo anche che l'eccessiva l'ibertà di questo spazio finisca per generare cose insensate. ora sono in uno spazio tutto diverso. al lavoro. trova le differenze. anzitutto c'è poca l'ibertà. mi sento lo sguardo del capo sul collo, e forse ce l'ho. mi sento una corda tesa. forse è un buon modo per scrivere come si deve: dover stare in guardia perché nessuno si accorga. e per lavorare come non si deve, ma come in fondo quasi tutti i lavoratori fanno.