Lib.

la chiave è lo svuotamento. ma poi ci si ririempie. e allora la chiave è il cambio di stagione.
la catena alimentare, non comunemente intesa. quella autonoma, dell'individuo. il ciclo del cibo, del nutrimento, dell'assunzione e del rilascio, dell'aspirazione e dello scarico.
la chiave per aprire uno sgabuzzino pieno di cose, non necessariamente cose accatastate lì perché in disuso. magari cose accantonate perché non è stagione per quelle cose. vuotare lo sgabuzzino dei ventilatori per riempirlo di caloriferi a corrente. vuotare l'armadio dei maglioni per metterci le magliette a manica corta.

io, ad esempio. per mesi non scrivo niente. il vuoto mentale, nessuna voglia di condividere pensieri o -più indietro ancora- nessun pensiero da condividere. nessun pensiero punto e basta. poi mi torna il prurito.
i pensieri sono quelli che sono, spuntati, ininteressanti, lo so e non fa niente, non è un problema.
il prurito è proprio epidermico, è sulle dita, nelle articolazioni. è la voglia del piacere tattile e acustico di dattiloscrivere. la vista soffre lo schermo acceso, il gusto è quello del caffè freddo a lato del laptop, l'olfatto è ancora ostaggio di un raffreddore o di quel che ne resta (nelle narici).
ma insomma, torno a scrivere con più frequenza. poco importa, lo so, non è più tempo, lo si è detto. ma adesso, in questo momento, in questi giorni, mi sembra essenziale farlo.

svuotamento come gli amori senza paura. che amore è senza paura?

svuotamento come i sogni di questa stagione.

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