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Visualizzazione dei post da gennaio, 2011

Le cose migliori

Avere una memoria è una cosa fantastica. Chi studia il corpo umano sostiene che la memoria risieda in una certa area del cervello. A me sembra però che certi lampi di memoria, quelli particolarmente suggestivi, siano attivati dall'improvviso sbandamento di un automatismo, di un gesto meccanico, sbandamento causato da fatti che agiscono sui sensi, prima che sulla mente. Mi sto levando la sete col prosciutto, me ne rendo conto: tutto quello che ci riguarda passa per i sensi, è chiaro. Quello che voglio dire è che certi rari quanto insignificanti accadimenti del presente sono capaci di amplificare i sensi, per un istante brevissimo, restituendoci la sensazione chiara e persistente di qualcosa che abbiamo già vissuto. E non è déjà vu, perché, nei casi di cui parlo, la "sensazione" si riferisce ad un vissuto preciso, che sappiamo collocare esattamente nel tempo e nello spazio. In un istante, quindi, abbiamo coscienza simultanea di una storia che per essere raccontata richieder

Ibis

Ho nostalgia degli anni, o dei mesi, in cui ciascuno voleva avere un blog, e ciascuno lo aveva, e ci si leggeva l'un l'altro, ci si commentava. Provo un senso di pena verso coloro che si sono arresi, che hanno abbandonato, che pubblicano solo su facebook, dove è facile essere letti, tutto sommato. A volte, forse, mi fa stare bene l'idea di non esserlo, di poter dire cose che restino più o meno tra me e me, senza togliere a nessuno la possibilità di venirle ad ascoltare, diciamo così. Ma non obbligo nessuno a farlo, e se non accade non fa niente, anzi, tanto meglio, perché è bello avere cose da non condividere, non so come dire. Non mi dispiace l'idea di un blog -questo, ad esempio- perduto nella galassia come una bottiglia abbandonata da un'astronauta, galleggiante nel vuoto dalla notte dei tempi, contenente, manco a dirlo, un messaggio, magari scritto in una lingua misteriosa, lontana, indecifrabile. Un messaggio sotto forma di messaggero, di piccolo alieno beatame

Bref

per farla breve, preferisco che ci si esprima. in modo chiaro, dico. oggi ho registrato la mia voce. il risultato non è stato eccellente. impresentabile, francamente. ma è stata una cosa cotta e mangiata, premi rec, vai, canta. l'importante è esprimersi. è strano, però. sono vent'anni che faccio musiche e da altrettanto tempo sono sull'orlo di un fallimento grosso così, eppure continuo a provarci o a far finta di provarci, nonostante la vecchiaia, le rughe, i reumatismi. nonostante non ci creda più nessuno, nessuno me compreso, nel fatto che possa venirne fuori qualcosa di buono, da tutta questa faccenda. ma è strano. perché allo stesso tempo, invece, mi sembra di crederci, e mi sembra che le cose che faccio suonino bene, e che siano persino presentabili. si direbbe che, semplicemente, non ho le idee chiare. ma non è questo il punto. so per certo che voglio portare avanti questo progetto, terminare questo disco. che faccia molta strada o ne faccia poca mi frega assai.